Mondo papà - 20 febbraio 2022, 10:00

4 cose che un neopapà deve saper fare

La trepidazione dell’attesa, la gioia nel vederlo nascere, il primo gemito. E poi? Anche per il papà l‘arrivo di un neonato apre una nuova fase della vita. Come può contribuire alla quotidianità della famiglia il neopadre?

4 cose che un neopapà deve saper fare

Non credete. Non è così facile la vita di un neopapà. È vero: non sarà lui a dover allattare; probabilmente non sarà lui a gestire l’acquisto di tutine, ciucci, oli e creme per l’infanzia, pannolini (mah… forse questi sì, visto il peso e la convenienza a scegliere le maxi confezioni); ad accompagnare il bambino ai bilanci di salute, a decidere quando cominciare lo svezzamento, a togliere il pannolino… Ma questo non significa che il suo ruolo nella triade familiare sia meno fondamentale rispetto a quello della madre, da un punto di vista sia fisico che emotivo.

Un tempo la donna aveva il compito di mettere ‘al’ mondo il figlio e il padre quello di metterlo ‘nel’ mondo, nel senso di insegnargli a vivere nella società. Oggi non è più così, al papà si richiede praticità (oltre che tanto amore)! 

 

I fondamentali per il neopadre provetto

Cambiare il pannolino: a parte la prima volta, non è un compito particolarmente difficile. Il problema è che se è troppo stretto farà irritare la pelle, se troppo largo farà uscire la pipì. Insomma, la mamma non sarà mai soddisfatta. E aspettate a vedere quando arriverà il momento di ribellione del bimbo: correre per casa col pannolino in mano mentre un sederino gattonante gioca a guardie e ladri non sarà una scena inconsueta.

 

Fare il bagnetto: una volta che avrà imparato quale sia la temperatura dell’acqua ottimale, sarà uno dei momenti più divertenti della giornata. Le braccia forti di papà saranno fondamentali per sostenere il pargolo.

 

Dargli il latte: nel caso in cui la mamma non possa allattare al seno o scelga di non farlo, ecco che la partecipazione del papà diventa strategica. Al 99% sarà lui a occuparsi della pappa notturna. Oneri o onori, dunque. E non ci saranno scuse.

 

La nanna: immaginate la scena. Dopo un’intensa giornata di lavoro, arriva il momento della messa a nanna del bambino. D’altronde, durante il giorno se ne è occupata la madre. Se sarete fortunati, il vostro bimbo si addormenterà tra le vostre braccia in cinque minuti, ma prevedete coliche, mal di denti o anche solo un bambino particolarmente avverso all’abbandono. E allora le serate saranno lunghe.

 

Ma vi accorgerete presto che ‘tutto passa’ quando si parla di figli. E che a una problematica ne subentrerà una nuova; a una gioia ne seguirà un’altra. Solo una cosa non cambierà: il sorriso del vostro bambino all’apparizione del suo papà.

 

Da ricordare

- Esiste anche nel papà la depressione post-partum. 

- È importante riconoscerla.

- Avere un bimbo può significare perdere il sonno per molto tempo. Siate pronti.

- Molte coppie mettono in crisi la loro relazione con l’arrivo di un figlio. L’intimità va conservata.

C.C.

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