In viaggio | 18 dicembre 2025, 09:01

Colombia, che splendida sorpresa

I colori, la musica, il sorriso delle persone. I paesaggi sempre diversi ma tutti affascinanti. La Colombia offre molto più di una vacanza: è un’esperienza da condividere e ricordare, anche in famiglia

Colombia, che splendida sorpresa

Quando abbiamo iniziato a organizzare il viaggio in Colombia e a diffondere la notizia tra i nostri amici e amiche, la prima, immediata e immancabile domanda è stata sempre e costantemente una: «La Colombia? Ma non è pericoloso?». I retaggi legati al periodo di Escobar e agli storici conflitti tra governo e FARC (l’organizzazione guerrigliera d’ispirazione bolivariana) di certo non hanno contribuito a regalare alla nazione sudamericana una nomea di destinazione sicura e tranquilla, ma negli ultimi tempi, grazie agli accordi tra le parti politiche e i gruppi armati, la situazione ha acquisito una notevole stabilità dando la possibilità alla Colombia di proporsi come nuova meta turistica dei Caraibi. Certo, come per qualunque viaggio, il consiglio è di informarsi con cura prima di pianificare il viaggio, magari scegliendo itinerari turistici, ma quello che posso condividere sulla base della mia esperienza è che mai, nemmeno per un momento, ci siamo sentiti minacciati o in difficoltà. Questo è il mio viaggio e questo il mio racconto.

Bogotá

La capitale della Colombia è la terza al mondo per altitudine, trovandosi a 2600 metri slm (la battono Quito, in Ecuador, e la La Paz, in Bolivia, situate rispettivamente a 2800 e 3250 metri). Questo fatto la rende immediatamente ricca di fascino. Cosa ci fanno fiori tropicali e palme a un’altitudine che, per noi italiani, significa piste da sci e montagne scoscese? Alla ricca vegetazione si unisce una proposta culturale davvero interessante: il Museo di Botero (gratuito per volere dell’artista, scomparso nel 2023) è una tappa immancabile, per la ricchezza dei quadri e delle sculture esposte, oltre al contesto molto curato e piacevole. Altro indirizzo da non perdere è il Museo dell’Oro, un percorso attraverso l’arte precolombiana, di cui costituisce la maggiore esposizione al mondo. I più piccoli ameranno certamente una terza attrazione da cartolina: Monserrate, un santuario raggiungibile a piedi ma anche con la cabinovia o la teleferica. Che avventura! Si arriva a 3200 metri di altezza, il che potrebbe causare qualche giramento di testa, ma il panorama è davvero spettacolare. Un suggerimento finale è di ritagliarsi qualche ora per scoprire i graffiti nella zona della Plazoleta Chorro de Quevedo, dove si trovano anche ottimi ristoranti.


Salento

Non confondiamoci, in questo caso “Salento” non ha nulla a che vedere con la penisola pugliese (anche se, a dirla tutta, in questa zona si leggono frequenti nomi di cittadine dall’esplicito rimando italiano, come Genova e Palermo). Salento è piuttosto sinonimo di caffè colombiano: qui sono tantissime le fincas da visitare, per scoprire il processo di raccolta e produzione (certo non aspettatevi un espresso, ma è sicuramente un’esperienza interessante). La meta più battuta della zona è poi la Valle del Cocora, con le sue palme di 50 metri di altezza: un vero spettacolo verdeggiante e il fascino della gita è ancora più grande salendo sulle tipiche Jeep Willy, che coprono il tragitto tra il centro di Salento e la valle. Per le famiglie è consigliabile l’itinerario a piedi di 1 ora e mezza (con diversi punti panoramici), mentre per gli avventurosi c’è anche un percorso di 5 ore. Altra passeggiata che non richiede troppa fatica è quella fino alla cascata Santa Rita, dove si può fare il bagno e persino organizzare il campeggio. Non mancano neppure i percorsi a cavallo. E, alla sera, tutti a fare le “vasche” nel cuore di Salento, tra locali tipici ed eleganti negozi di souvenir.


Terme di Santa Rosa de Cabal

A circa 1 ora e mezza di auto da Salento, passando dalla città di Pereira, si trova un’attrazione non particolarmente battuta dai circuiti turistici ma che merita per chi ha in mente una pausa di relax: sono le Terme di Santa Rosa de Cabal, diverse piscine di acqua termale immerse in una natura rigogliosa, con tanto di cascata (questa volta fredda) a fare da sfondo alla giornata.

Medellín

Città dai mille contrasti, Medellín ha sicuramente cambiato volto rispetto a una quindicina di anni fa, quando era nota come la patria del narcotraffico e poco altro. La cattedrale è da visitare, così come il Museo di Antioquia (con l’antistante piazza Botero); Laurales è invece il quartiere dei locali e della musica, mentre Comuna 13 è forse il quartiere che desta oggi più curiosità, oggetto di una trasformazione radicale che l’ha traghettato dall’essere la zona più malfamata della metropoli a centro dell’arte e dell’hip hop. E se avete qualche ora a disposizione, vi suggerisco una partita allo stadio di Medellín: spettacolo (tra gli spalti) garantito.

Parco di Tayrona

È uno dei parchi naturali più visitati della Colombia, e una spiegazione c’è: chilometri e chilometri di foresta che degradano verso l’azzurro del mare. Così, dopo 2 ore circa di passeggiata (non impegnativa, ma è meglio prevedere uno zaino per trasportare i bambini più piccoli), si arriva a una spiaggia caraibica dove trascorrere la giornata. C’è anche la possibilità di passare la notte nelle vicinanze, affittando un bungalow, un’amaca o una tenda. Sul percorso non mancano sorprese come iguane, piccole scimmie e qualche alligatore. Gli indigeni che abitano il parco offrono ottimi noci di cocco e spremute di arancia ai turisti.

Cartagena e Isla Grande

Cartagena è la città che, per prima, ha traghettato la Colombia verso una nuova immagine turistica. In effetti, oltre all’aspetto storico sempre interessante da scoprire, la città è un susseguirsi di ristoranti, pizzerie, street food e cocktail bar, soprattutto nel quartiere chiamato Getsemani. Se però amate anche la tranquillità, con 50 minuti di lancia è possibile arrivare alle isole del Rosario. La Isla Grande, e in particolare la sua Playa Libre, di giorno viene presa d’assalto dai turisti ma, dopo le 3 del pomeriggio, è un vero paradiso, tra la barriera corallina antistante, la sabbia dorata e l’atmosfera wild che si respira tutto attorno. Un’esperienza unica è quella del bagno notturno nella Laguna Encantada: il luccichio del plancton non potrà che scaturire l’effetto wow. Ma, d’altronde, la Colombia è tutta una sorpresa, da gustare lentamente al suono di una romantica salsa.

Laura Sciolla